Editore ed erudito italiano. Contribuì alla conoscenza dell'età
barbarica ed alto-medioevale pubblicando scritti di Eremperto, i capitolari di
Sicardo e di Radelchi e realizzando numerosi studi sulla dominazione longobarda
in Italia. Fu lui stesso autore di rime, ma la sua fama è legata
all'opera di critica letteraria, composta in forma dialogica,
Il Carrafa, o
vero della Epica poesia (1584): in essa, mediante un raffronto serrato tra i
due poemi, stabilì la superiorità della
Gerusalemme
Liberata di T. Tasso rispetto all'
Orlando Furioso di L. Ariosto, in
virtù della sua maggiore aderenza alle unità aristoteliche.
L'Accademia della Crusca si oppose a tali conclusioni pubblicando la
Difesa
dell'Orlando Furioso (1585), cui
P. rispose a sua volta in
Replica (1585). Da questo contraddittorio prese avvio la diuturna e aspra
polemica intorno al poema di Tasso (Capua, Caserta 1527 - ? 1603).